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IL GAZZETTINO VE - Domenica 13 aprile 1997

Molti oggetti donati dal pontefice giacciono, nascosti alla luce di tutti, in un magazzino

Salzano, il museo di Papa Sarto

Giovani e anziani assieme nel progetto di restituire alla collettività una serie di documenti e suppellettili di inestimabile valore. Un'occasione unica di rilancio del paese in vista del Giubileo

Salzano

Il museo San Pio X di Salzano torna ad essere una speranza, dopo tanti anni di dimenticanza. Un gruppo di giovani aderenti a Comunità Nostra, insieme a qualche cittadino anziano del paese, tra le tante iniziative per una rinascita culturale della vita del paese, ha pensato anche al riallestimento del museo. Sì, perché rovistando nell'attuale magazzino‑museo, inagibile, nella sacrestia nord della chiesa, è stato trovato un patrimonio inestimabile di suppellettili, indumenti e documenti, oggetti di arte sacra e oggetti usati o donati personalmente da Papa Sarto. Tutto il materiale è stato per il momento opportunamente messo al sicuro: la pianeta ricamata in oro indossata il giorno dell'incoronazione, un calice anch'esso in oro finemente lavorato, il letto, il confessionale, il pulpito, la fonte battesimale, l'inginocchiatoio, una collezione di quindici pianete di varie epoche, arazzi, pergamene, libri antichi, ed altro ancora.

Da una stima di esperti con questo materiale si potrebbe realizzare un museo di rilevanza extraregionale, un luogo di visita da inserire per il prossimo giubileo, tra le mete di pellegrinaggio dei fedeli nel circuito delle tappe principali della vita di Papa Sarto: Riese Pio X, Tombolo, Saltano, Treviso e Venezia.

Fra queste, Salzano ha infatti l'onore di avere avuto come parroco nei nove anni dal 1867 al 1875 l'allora don Giuseppe Sarto, poi Papa, quindi santificato e tuttoggi oggetto di profonda devozione. Non da ultimo è da considerare l'effetto estremamente positivo di rilancio turistico del paese, a livello internazionale che tale esposizione comporterebbe di riflesso.

A dire il vero un progetto i giovani di Comunità Nostra ce l'hanno già e molto ambizioso, redatto dall'architetto Mauro Zamengo: con un'adeguata ristrutturazione dell'immobile si potrebbe realizzare un'esposizione su tre piani, con ascensore, area audiovisivi, rendendo disponibile uno spazio cinque volte superiore a quello attuale.

Unico neo di questa ipotesi di ristrutturazione il preventivo di spesa che è di circa 350 milioni. Realizzarlo adesso è una scommessa. Il comune di Salzano, la provincia di Venezia e la diocesi di Treviso, interpellati, si sono dimostrati entusiasti del progetto. Bisogna ora vedere se l'entusiasmo si tradurrà in un impegno di contributo finanziario effettivo, che si dovrebbe aggiungere a quello previsto dall'attesa legge sul giubileo. Si pensa inoltre di coinvolgere dei privati nella sponsorizzazione. Per maggio verrà organizzata un'assemblea pubblica per rendere partecipe dell'interessante iniziativa l'intera comunità civile.

Silvia Brandi

 
 
 
 
 
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